EN IT

Stile - Paragrafo 6 - Willem Brouwer

6. La proclamazione di uno stile: The International Style.

"L'idea di Stile, che cominciò a degenerare quando i revival distrussero le discipline del Barocco, è nuovamente reale e fertile. Oggi è nato un nuovo stile individuale. Le concezioni estetiche su cui si basano le sue regole derivano dalla sperimentazione degli individualisti. Costoro, non i revivalisti, sono stati gli immediati maestri dei creatori del nuovo stile. Questo stile contemporaneo, che esiste in tutto il mondo, è unitario e comprensivo, non frammentario e contraddittorio com'è tanta parte della opera della prima generazione di architetti moderni".

Queste frasi le leggiamo nel libro intitolato "The International Style" che Philip Johnson e Henry-Russel Hitchcock scrissero nel 1932 per accompagnare la prima mostra di architettura al Museo di Arte Moderna di New-York. Il testo non era di genere storico-descrittivo, bensì di natura critica-prescrittiva. La tesi che Hitchcock e Johnson difendono è quella della nascita di un nuovo stile che si basa, come quello classico e gotico, su una disciplina che formula sia gli aspetti strutturali che quelli formali dell'operare architettonico. Anzi, rilevano che è il primo stile dopo il Gotico che si è sviluppato sulla base di una nuova interpretazione della struttura, essendo stato il Rinascimento solo un cambiamento superficiale. Strutture di acciaio e di cemento sono l'essenza del nuovo stile. La proclamazione e la definizione dello Stile Internazionale è contenuta nell'enunciazione di tre principi e nell'ampio materiale illustrativo che viene proposto come un'antologia di come lo stile si sviluppò e diffuse in numerosi paesi. L'introduzione intitolata "L'idea di stile", denuncia un altro scopo importantissimo di questo lavoro: difendere l'idea stessa di stile.
Il primo principio è quello dell'architettura come volume. Una concezione dell'architettura che si vuole sostituire a quella della architettura come massa. Il secondo principio intitolato "circa la regolarità" è un principio estetico che propone la regolarità come mezzo principale per ordinare il design invece della simmetria assiale.
Il terzo principio infine è quello della eliminazione della decorazione applicata.
L'operazione compiuta da Hitchcock e Johnson è caratterizzata dalle diverse condizioni di cui sono costretti a tener conto nell'introdurre il pubblico americano all'architettura europea. In Europa, a partire dal 1925, si fanno sempre più pressanti le questioni sociali dell'architettura. I grandi temi diventano la pianificazione e l'edilizia residenziale. Allo stesso tempo la architettura è chiamata ad impegnarsi politicamente in modo irrevocabile. Per decontestualizzare le opere architettoniche dalle loro premesse politiche viene cercata una spiegazione estetica che si traduce nei tre principi dello Stile Internazionale. Allo stesso tempo il libro vuole essere una critica alle tre principali tendenze in atto negli Stati Uniti in quel momento: lo sky-scraper style, lo styling aerodinamico e la decorazione che proveniva dall'Exposition des Arts Decoratifs a Parigi nel 1925. Queste tendenze erano ritenute superficiali e contraddittorie dai due autori e come spiega Alfred H. Barr, l'esclusione degli architetti e dei designers americani dalla Esposizione delle Arti Decorative a Parigi a causa di una loro opera giudicata "non sufficientemente moderna", fu senz'altro una sconfitta decisiva per gli americani. I tempi erano maturi per contrapporre all'isolazionismo americano una proposta culturale che respirava l'internazionalismo.
Tornando all'idea di stile di Hitchcock e Johnson, essa viene introdotta da una breve lettura della storia del concetto di stile con particolare riferimento alla sua degenerazione dopo le discipline del Barocco. In questo brano viene sottolineato il fatto che la confusione stilistica nasce con i revivals, Classico e Medievale, e che il diciannovesimo secolo è incapace di tradurre in disciplina generale le esigenze dell'epoca. Così, in questo caos dell'eclettismo, la compresenza di "stili" diversi implicava una scelta che indebolisse l'idea stessa di stile.
Nacque allora un individualismo estremo come reazione a questo impasse stilistico sfociato in una prassi sterile di mera imitazione.Hitchcock e Johnson non scartano tutto il passato: è lo studio scientifico dell'arte del passato che ha sostituito lo spirito imitativo, che ha permesso di cogliere l'essenza dei grandi stili i cui principi sono "pochi e di ampio respiro". La loro idea di stile è quella di "una struttura con un potenziale di crescita", un corpo di regole che permette allo stesso tempo "l'interpretazione personale e una crescita generale". Il cerchio si chiude quindi con la constatazione di essere di nuovo in presenza di simili principi fondamentali grazie all'evento dell'architettura moderna. Infine i due autori proclamano l'esistenza dello Stile Internazionale mediante l'illustrazione delle opere architettoniche, realizzate in numerosi paesi, che esplicitano i principi del nuovo stile. Lo Stile Internazionale, scrivono, vide la luce con l'opera di Walter Gropius e di Mies van der Rohe in Germania, con l'opera di Oud in Olanda, e con l'opera di Le Corbusier in Francia.


1. Il pluriuso della parola stile - Willem Brouwer

2. Una definizione: La voce Stile nel Dizionario di Quatremère de Quincy - Willem Brouwer

3. La ricerca di un nuovo ruolo dello stile - Willem Brouwer

4. Una declinazione formale dello stile.- Willem Brouwer

5. Una declinazione ideologica dello stile - Willem Brouwer

6. La proclamazione di uno stile: The International Style - Willem Brouwer

7. Lo Stile come espressione dello spirito di un'epoca. - Willem Brouwer

8. Lo stile inteso come caratteristica distintiva e di riconoscibilità dell'opera individuale.

 

 

Willem Brouwer - Stile - 06 - Farnsworth House Willem Brouwer - Stile - 06 - Neutra Kaufman 1946 Willem Brouwer - Stile - 06 - Mads Frederik Seagram Building

Willem Brouwer

Foto di Willem Brouwer Architetto willembrouwer2015@gmail.com Willem Brouwer Home Page: